Raytek

Protezione UV, deformazione, traspirazione, sono alcune delle sfide per le quali i nostri clienti si contendono il mercato contemporaneo. Formulati con minuziosi e attenti studi nel nostro laboratorio, i masterbatches Raytek sono forgiati proprio per dare una risposta concreta a queste battaglie. Tanta letteratura sulla chimica e la fisica e un pizzico di amore per gli esperimenti di scienza: questi sono gli ingredienti principali che compongono le nostre ricette uniche.

Litescreen

Prodotti altamente deperibili, come vitamine e nutrienti, ci proteggono quotidianamente. Ma chi protegge loro? Un pack ben ideato non basta: la stessa luce che filtra attraverso il contenitore, penetrando il contenuto, risulta estremamente dannosa. Essa può distruggere le proprietà delle sostanze con effetti disastrosi. Allora, come proteggere i prodotti dai danni dei raggi uv? La linea Litescreen è stata appositamente studiata per interferire con le onde luminose dello spettro visibile e ultravioletto, in modo da non lasciar filtrare le radiazioni. Attraverso la tecnologia del colore, è possibile avere una protezione raggi uv, difendendo, con un solo strato di plastica, il contenuto all'interno del packaging.

Shelligent

Come gestire la deformazione della plastica? Questa è la sfida che chi opera su progetti di precisione di design prodotto deve affrontare costantemente. Infatti, la scelta dei coloranti e degli additivi determina il ritiro e la distorsione della plastica dopo l'esposizione al calore. Se durante il raffreddamento del pezzo il ritiro non è uniforme, causa una drammatica deformazione. Questa provoca l'impossibilità di unione ad altri componenti del prodotto, oppure l'alterazione estetica. I master Shelligent includono additivi per materie plastiche antideformazione, detti agenti nucleanti, per controllare la stabilità dimensionale.

One Pack

Tutto in uno. Tutto ciò di cui hai bisogno concentrato in un unico granulo di masterbatch, dove gli elementi necessari sono compressi insieme in un prodotto super concentrato e super funzionale. Qui gli additivi inglobati possono lavorare sinergicamente con i coloranti in esso contenuto. È possibile ottenere anche varianti dello stesso colore con pacchetti di additivi per materie plastiche diversi. Comodo, no? Non ci sarà più bisogno di pesare separatamente colore e additivo da unire alla miscela: a questo ci abbiamo già pensato noi.

Phosphore

I masterbatch coloranti della linea Phosphore sfruttano le irradiazioni luminose per attivare le loro proprietà peculiari. Si dividono in due categorie: fosforescenti e fluorescenti. I colori fosforescenti consentono un rilascio graduale nel tempo dell'energia accumulata. In altre parole, si illuminano al buio dopo aver ricevuto luce. Dall'altro lato, i colori fluorescenti per plastica, quando ricevono energia, la riemettono con una lunghezza d'onda differente e più intensa rispetto a quella originaria, esaltando nuove colorazioni che spiccano all’occhio umano. Questi effetti sorprendenti possono stupire anche il pubblico più difficile.

Over

La costante interazione tra plastica e materia organica in certi ambiti può essere nociva. Un esempio è quello del settore dell'igiene personale, dove i film plastici a diretto contatto con la pelle in zone delicate, possono causare l'insorgere di complicanze sanitarie. Lo stesso vale nell'agricoltura, in cui piante e terriccio rischiano di soffocare o sviluppare muffe. Dunque, è possibile rendere la plastica traspirante? La risposta l'abbiamo trovata noi, nei masterbatch Over. Questa linea, appositamente studiata per il filmaggio, contiene dei materiali adatti alla microperforazione della pellicola. Grazie a tale sistema, il film prodotto risulta essere traspirante e comunque resistente. Provare per credere.

Cleaner

Il Cleaner è un pulitore di processo. Inizialmente è stato sviluppato per utilizzo interno con lo scopo di ottimizzare la produzione. Con la sua azione, permette una migliore pulizia degli estrusori e dei macchinari in genere. Questo passaggio è fondamentale nelle realtà che si occupano di colori per evitare contaminazioni. Anche il minimo residuo intrappolato nei punti ciechi, infatti, può lasciare residui visibili, aumentando considerevolmente l'improduttività. Il suo scopo, quindi, è proprio quello di migliorare i tempi di pulizia, a vantaggio della resa produttiva, e di diminuire gli scarti, con conseguente riduzione dei costi di smaltimento.